3 Consigli per conservare il tuo Olio Extra Vergine di Oliva
Il principale nemico dell’olio, che è essenzialmente un grasso, si chiama ossidazione. Essa altera profondamente la struttura chimica comportando la formazione di composti volatili sgradevoli al gusto e all’olfatto.
Ecco tre semplici accorgimenti che permettono di limitare i processi ossidativi, mantenendo al meglio le qualità tanto apprezzate dell’olio extra vergine di oliva:
- La luce agisce sulla clorofilla, naturalmente presente dal momento dell’estrazione. La clorofilla si eccita e sprigiona energia, modificando la composizione dell’olio. Nel breve video, l’olio viene lasciato allo scoperto dalle ore 9 alle ore 14 di una splendida giornata di sole (con qualche nuvola sul finire). Il fatto più interessante è come l’olio subisca un cambiamento nel colore molto rapido nella prima mezz’ora di esposizione. L’olio va conservato al riparo dalla luce anche quando è sul tavolo da pranzo.
- L’aria contiene ossigeno. Maggiore la superficie di olio a contatto con l’aria, più rapida l’ossidazione. L’olio contenuto in lattina va sempre travasato in bottiglie, avendo cura di riempirle fino al colmo e sigillarle, pronte ad essere utilizzate una alla volta.
- Il caldo accelera i processi ossidativi. Mai tenere l’olio vicino ai fornelli. Il freddo può essere dannoso: sotto ai 10 gradi centigradi le componenti iniziano a solidificarsi, partendo dai trigliceridi saturi. Una volta riportato allo stato liquido, l’olio che è stato ghiacciato ossida più velocemente. La temperatura di conservazione ideale è compresa tra i 14°C e i 18°C.
Seguendo questi semplici consigli regaleremo lunga vita ad un prodotto che amiamo per le sue qualità gustative, nutrizionali, di rispetto per l’ambiente e di supporto per la cultura contadina.
Nicola