Niente olio nuovo per l’annata 2019-2020

Niente olio nuovo per l’annata 2019-2020

Dopo un’annata ricca di soddisfazioni, l’annata 2019-2020 non offre nemmeno un’oliva degna di essere franta. Com’è possibile?
Sicuramente hanno contribuito più fattori, tra i quali:

  • Clima inclemente in fase di fioritura. Le temperature sono state molto inferiori rispetto alla media storica, con scarti fino a -6ºC (fonte: Bollettino Agrometeo Centro di Agrometeorologia Applicata Regionale). Questo ha sicuramente influenzato l’impollinazione, sebbene anemofila, ovvero operata dal vento.
  • Ciclicità della produzione. Dopo un’annata di “carica” in cui “anche i rovi facevano olive”, l’albero ha bisogno di recuperare.
  • Bactrocera oleae party. La mosca dell’olivo, dopo un’annata di “carica” come la scorsa, ha avuto modo di crearsi un piccolo esercito, pronto ad assalire le poche olive presenti.

Parlando della nostra azienda agricola biologica, su 14 ettari di oliveti sparsi per l’Alta Valle Impero, nemmeno un’oliva meritava d’essere trasformata in olio. Nei rari casi si appezzamenti con olive, queste erano devastate dalla mosca e il caolino non è servito. Niente raccolto 2019 – 2020.
Quindi?
Abbiamo ancora un migliaio di litri (a fine novembre 2019) di olio EVO bio 2018-2019 conservato a temperatura controllata, in assenza di ossigeno. Olive in salamoia non ci mancano, anzi, a nostro avviso sono migliori dopo due anni di maturazione.
Quindi aspettiamo, ingannando il tempo potando e ricostruendo qualche antico muretto in pietra a secco.